Una donna dall'oscuro passato vive sola nella splendida casa costruita dall'uomo che l'ha abbandonata; una ragazza fa andare avanti e indietro il tempo in cui suo fratello terrorista ha vissuto insieme a lei; una bambina cresce troppo in fretta per sopperire alle mancanze della madre che arranca a furia di pasticche e lunghe dormite; una lepre, che sembra balzata fuori da una favola di Yeats, scorrazza nel giardino di un uomo e una donna desiderosi di intraprendere una nuova vita, mentre non molto lontano un'altra coppia prova a colmare i debiti con una coltivazione clandestina di hashish. Storie diversissime, ma è sempre l'Irlanda, violenta e florida, verdissima e oscura, che si affaccia prepotente dalle pagine di Louise Kennedy. Con uno stile asciutto e poetico, duro e insieme evocativo, l'autrice ci restituisce l'immagine di un paese brillante, ubriaco e feroce, dove lo splendore e la mutevolezza dei luoghi fanno da sfondo a rapporti umani ormai logori, dai trascorsi quasi insondabili e caratterizzati da dialoghi scarni. E così queste storie sembrano parlarsi, riecheggiare l'una dentro l'altra, in un amaro gioco di riflessi e strane risonanze che trasformano la lettura in un enorme specchio deformante. Sullo sfondo idilliaco di una natura descritta con rara precisione e vividezza, si stagliano creature dolenti, ciniche, ironiche, ferite e umiliate dalla vita, personaggi che tradiscono, uccidono e nascondono, pur provando - con cieca disperazione - a continuare ad amare.
La Terra è stata sconvolta da una misteriosa epidemia zombie. I pochi superstiti vivono ormai nascosti, minacciati da orde di non morti assetati di sangue e carne umana. Dopo aver lottato per sopravvivere tra le macerie del vecchio mondo, Lyon riesce finalmente a riunirsi ad Anna e Cico, gli amici che credeva di aver perso per sempre. I tre si ritrovano nell'accampamento del Generale, uno dei pochi insediamenti che ancora resiste agli assalti dei banditi e degli infetti. Sotto la tirannia del militare, il gruppo è costretto ad affrontare missioni sempre più impossibili, mentre il destino di Anna è in bilico. Uno zombie l'ha infettata, contagiandola con il virus, e le sue possibilità di salvezza si assottigliano di minuto in minuto. Non c'è altro tempo da perdere, perciò Lyon e i suoi fanno in fretta i bagagli e si preparano a partire alla volta del nord, verso un laboratorio che potrebbe aver sviluppato una cura. Lungo il cammino li aspettano vecchi amici e nuovi nemici, mentre la minaccia del Generale continua a incombere e i suoi piani spietati si delineano con sempre più agghiacciante chiarezza. Basterà il coraggio di Lyon e dei suoi amici per salvare il mondo dalla distruzione? «Ci voleva la fine del mondo per capire che l'unica cosa davvero importante era stare insieme?». Età di lettura: da 12 anni.
Descrizione delle calamità che Dio scatenerà realmente sulla terra alla fine dei tempi o narrazione metaforica volta a dare speranza e consolazione a coloro che vivono una vita di sofferenza? Secondo Bart Ehrman, l'Apocalisse di Giovanni non è né l'una né l'altra. E forse non riflette pienamente neanche il messaggio di Gesù, tanto da rischiare di non essere nemmeno inclusa nel Nuovo Testamento. Ciò nonostante, in un'epoca come la nostra, segnata da fame, migrazioni di massa, epidemie, guerre e riscaldamento globale, e da un atteggiamento fatalistico e d'impotenza rispetto alle crisi che siamo chiamati a fronteggiare, può valere la pena tornare a riflettere sui temi e sulle suggestioni che questo testo straordinario continua a suscitare.
Vuoi conoscere gli animali di tutto il mondo? Gli animali più sorprendenti in un viaggio tra gli habitat più belli e incredibili della Terra: la foresta pluviale, gli oceani, le regioni polari e le praterie in un libro tutto da scoprire! Età di lettura: da 3 anni.
Vuoi conoscere i Dinosauri e il loro incredibile mondo? Incontrerai i carnivori più feroci e spaventosi e gli enormi e pacifici erbivori esplorando il mondo preistorico, e scoperai quando sono vissuti i dinosauri, come vivevano e perché si sono estinti! Età di lettura: da 3 anni.
La fine della Repubblica romana è una storia che è stata raccontata tante volte da apparire pressoché scontata: chi non ricorda le Idi di Marzo e le guerre civili? La vittoria finale di Ottaviano? Eppure, di questi avvenimenti abbiamo sempre ascoltato soltanto un punto di vista, quello degli storici greci e romani, che hanno fornito una versione parziale della realtà politica e militare. Se ci allontaniamo da Roma e dall'Italia e allarghiamo lo sguardo all'insieme dell'imperium Romanum, ai territori delle province e dei regni alleati, senza trascurare i nemici esterni di Roma - a cominciare dall'impero partico -, scopriremo i veri comprimari di questo racconto storico. Familiarizzeremo con un caleidoscopio di popoli - africani, ispanici, galli, greci, traci, armeni, egizi - e di personaggi, dalla famosissima Cleopatra ai re Artawazd di Armenia e Bogud di Mauretania. Personaggi e popoli visti non più come semplici pedine, bensì come attori di un equilibrio geopolitico che fa delle guerre di questo periodo un insieme di conflitti che non è scorretto definire come una vera e propria guerra mondiale ante litteram.
Nell'agosto del 1519 cinque navi partirono dal porto di Siviglia. Erano tutte parte di una spedizione patrocinata e sostenuta dall'imperatore Carlo V. Alla loro guida si trovava un ammiraglio portoghese allontanato dal suo paese con disonore e che si era messo al servizio della Corona spagnola in cerca di riscatto. L'obiettivo del viaggio era dimostrare che le Isole Molucche, allora famose perché produttrici di spezie, appartenevano alla Spagna e non al Portogallo secondo le regole del trattato di Tordesillas che aveva diviso il pianeta tra questi due imperi. Nei tre anni seguenti queste imbarcazioni e questi uomini affronteranno battaglie, ammutinamenti, naufragi, tradimenti. Solcheranno mari mai affrontati prima dagli europei, entreranno in contatto con popoli e culture sconosciute, dai patagoni della Terra del Fuoco agli abitanti della Polinesia. Insomma, affronteranno una delle più grandi imprese della storia dell'uomo. Un'avventura che si concluderà con il loro ritorno e con la diffusione del racconto di viaggio del vicentino Antonio Pigafetta.
Descrizione
Nella seconda metà del Novecento, il mondo protestante anglosassone vede la teologia e le scienze naturali spingersi oltre le diffidenze reciproche per superare il fossato dei due «magisteri paralleli» e non comunicanti. Grazie all’opera di alcuni scienziati teologi, una serie di studi – fioriti sotto la dicitura Theology and Science – raggiunge una visione del reale capace di avvalersi in modo consonante dei contributi delle diverse discipline sul versante delle «origini». Su quello opposto, invece, gli scenari catastrofici sul futuro dell'universo, prefigurati dalla cosmologia scientifica contemporanea, sembrano porsi in contraddizione diretta con la fede cristiana, che nella risurrezione di Gesù afferma l’inizio della trasformazione di questo mondo nella «nuova creazione». Il fisico e teologo statunitense Robert John Russell affronta tale decisiva questione attraverso l’elaborazione di una metodologia di «interazione mutua e creativa» tra teologia e scienza. Questo volume illustra criticamente il suo tentativo, evidenziandone il contesto storico-culturale e gli aspetti più promettenti in ordine all’esercizio di una relazione tra i saperi capace di innovare profondamente l’interpretazione del dogma.
Sommario
Introduzione. I. Teologia e scienza verso una «mutua interazione creativa». II. La cosmologia scientifica e gli scenari per il futuro dell’universo. III. Escatologia cristiana e cosmologia scientifica. IV. Aperture dialogiche e considerazioni critiche. Bibliografia.
Note sull'autore
Marco Bernardoni, religioso dehoniano, dopo la laurea in Ingegneria delle telecomunicazioni ha perfezionato gli studi teologici con un master universitario sui rapporti tra teologia e pensiero scientifico all’Istituto universitario «Sophia» di Incisa-Figline Valdarno (FI) e una licenza in Teologia dogmatica alla Facoltà teologica dell’Italia centrale di Firenze. Fa parte della redazione delle Edizioni Dehoniane Bologna e della rivista online Settimana News. Per Città Nuova ha curato, con Sergio Rondinara, gli e-book della collana «Parole della scienza»: Teorie e modelli (2015); Continuo e discreto (2016); Forma e materia (2017).
Nic è un quindicenne irrequieto, come tanti: stretto nell'assedio della pandemia, sopporta a stento la convivenza con i familiari e subisce come una condanna le lezioni a distanza. Unici sfoghi alla noia delle giornate sono il sacco da boxe e la musica rock, di cui è un appassionato. Durante una delle rare uscite concesse dal lockdown, conosce uno strano professore di lettere. Spinto dal desiderio di far colpo su Chiara, la compagna di classe carina e studiosa di cui è segretamente innamorato, Nic decide di prendere da lui ripetizioni sull'Eneide. È l'inizio di una serie di imprevisti e sorprese, fallimenti e vittorie attraverso i quali tutto è destinato a cambiare. Un libro sulla fatica e la bellezza di diventare grandi. Età di lettura: da 11 anni.